Il Fondo Nazionale Innovazione
Dal 4 marzo 2019 il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) è divenuto realtà, con una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di Euro, come previsto nella Legge di Bilancio 2019, che verrà gestita dalla Cassa Depositi e Prestiti, tramite una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.
Il fine centrale è di servire un adeguato supporto a tutta la filiera delle imprese innovative, in maniera tale da evidenziare l’innovazione tecnologica e dare al Paese la possibilità di crescere, competere e generare nuove opportunità.
È importante rendersi conto che il Fondo Nazionale Innovazione è un soggetto multi-fondo che opera solamente attraverso metodologie di venture capital. Quindi si tratta di uno strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti con lo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scale up e PMI innovative.
La selettività, flessibilità e rapidità degli investimenti sono gli elementi che consentono al venture capital la natura di strumento chiave di mercato per lo sviluppo dell’innovazione. Oltre che il modo migliore per allineare gli interessi di investitori e imprenditori verso il comune obiettivo della crescita economica.
Il FNI si basa su principi come:
- Inclusione: si intende il Diritto ad innovare, il quale è fondamentale, per questo sosteniamo una innovazione tecnologica che sia accessibile a tutti, indifferentemente da imprese, cittadini e territori;
- Crescita: richiede la capacità di mobilitare ingenti capitali, in quanto il FNI è uno strumento di mercato anticiclico che intende supportare e sviluppare un ecosistema dell’innovazione più maturo, anche attraverso l’attrazione di capitali privati e internazionali;
- Presidio strategico: si intende una missione strategica per il Paese al fine di sostenere tutto il supporto necessario a una logica d’impresa e al raccordo tra ricerca ed impresa;
- Ecosistema;
- Leadership internazionale;
- Impatto atteso.
Il Fondo presenta due linee di attività, dedicate:
- al capitale di rischio, ossia a investimenti in società di capitale (solo per brevetti per invenzione industriale);
- al capitale di debito, ossia a finanziamenti agevolati (per brevetti per invenzione industriale e per disegni e modelli industriali registrati). Questa linea ha terminato la sua operatività nel mese di settembre 2014.